Eritropoietina e doping: un binomio pericoloso per gli sportivi

Riccardo Giordano
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Eritropoietina e doping: un binomio pericoloso per gli sportivi

Eritropoietina e doping: un binomio pericoloso per gli sportivi

Eritropoietina e doping: un binomio pericoloso per gli sportivi

L’eritropoietina (EPO) è un ormone prodotto naturalmente dal corpo umano che regola la produzione di globuli rossi. È stato scoperto negli anni ’70 e da allora è stato utilizzato per trattare pazienti con anemia, in particolare quelli con malattie renali croniche. Tuttavia, negli ultimi decenni, l’EPO è diventata una sostanza sempre più popolare tra gli atleti che cercano di migliorare le loro prestazioni sportive. Questo ha portato a un aumento del suo utilizzo come sostanza dopante, con conseguenze pericolose per la salute degli sportivi.

Meccanismo d’azione dell’EPO

L’EPO è prodotta principalmente dai reni, ma può anche essere prodotta dal fegato e dal cervello. La sua funzione principale è quella di stimolare la produzione di globuli rossi nel midollo osseo. Questo ormone agisce legandosi ai recettori presenti sulla superficie delle cellule staminali del midollo osseo, stimolandole a differenziarsi in globuli rossi maturi. Inoltre, l’EPO aumenta la sopravvivenza dei globuli rossi e accelera il loro rilascio nel flusso sanguigno.

La produzione di EPO è regolata da un feedback negativo, il che significa che quando i livelli di ossigeno nel sangue sono bassi, il corpo produce più EPO per stimolare la produzione di globuli rossi e aumentare l’apporto di ossigeno ai tessuti. Al contrario, quando i livelli di ossigeno sono normali o elevati, la produzione di EPO viene ridotta.

Utilizzo dell’EPO come sostanza dopante

L’EPO è diventata una sostanza sempre più popolare tra gli atleti che cercano di migliorare le loro prestazioni sportive. Ciò è dovuto al fatto che l’aumento dei globuli rossi nel sangue può migliorare l’apporto di ossigeno ai muscoli, aumentando così la resistenza e la capacità di sostenere sforzi intensi e prolungati. Inoltre, l’EPO può anche migliorare il recupero muscolare e ridurre la fatica durante l’esercizio fisico.

Tuttavia, l’utilizzo di EPO come sostanza dopante è vietato dalle agenzie antidoping, poiché può portare a gravi conseguenze per la salute degli atleti. L’aumento dei globuli rossi nel sangue può causare una maggiore viscosità del sangue, aumentando il rischio di coaguli e di eventi cardiovascolari come infarti e ictus. Inoltre, l’eccesso di EPO può portare a un aumento della pressione sanguigna e a un sovraccarico dei reni, che possono causare danni permanenti agli organi.

Metodi di rilevamento dell’utilizzo di EPO

A causa della sua popolarità come sostanza dopante, sono stati sviluppati metodi per rilevare l’utilizzo di EPO negli atleti. Il test più comune è il test dell’ematocrito, che misura la percentuale di globuli rossi nel sangue. Se il valore è superiore al normale, può essere un indicatore di utilizzo di EPO. Tuttavia, questo test non è considerato affidabile al 100%, poiché i livelli di ematocrito possono variare anche a causa di altri fattori, come l’allenamento ad alta quota o l’uso di diuretici.

Un altro metodo di rilevamento è il test dell’isoforma dell’EPO, che cerca di identificare l’EPO sintetica, che ha una struttura diversa dall’EPO prodotta naturalmente dal corpo umano. Tuttavia, questo test può essere eluso utilizzando EPO di origine animale o modificando la struttura dell’EPO sintetica per renderla simile a quella naturale.

Effetti collaterali dell’utilizzo di EPO

Come accennato in precedenza, l’utilizzo di EPO come sostanza dopante può portare a gravi conseguenze per la salute degli atleti. Oltre al rischio di eventi cardiovascolari e danni ai reni, l’eccesso di EPO può anche causare ipertensione, mal di testa, nausea, vomito e convulsioni. Inoltre, l’utilizzo prolungato di EPO può portare a una riduzione della produzione di EPO naturale da parte del corpo, causando anemia e dipendenza dalla sostanza.

Inoltre, l’utilizzo di EPO può anche avere un impatto negativo sulla reputazione degli atleti, poiché viene considerato un comportamento sleale e ingannevole nei confronti degli altri concorrenti e del pubblico.

Conclusioni

L’EPO è un ormone importante per la regolazione della produzione di globuli rossi nel corpo umano. Tuttavia, il suo utilizzo come sostanza dopante è vietato dalle agenzie antidoping a causa dei suoi effetti pericolosi sulla salute degli atleti. Non solo l’utilizzo di EPO può portare a gravi conseguenze per la salute, ma anche a sanzioni disciplinari e alla perdita di credibilità nell’ambiente sportivo. È importante che gli atleti comprendano i rischi associati all’utilizzo di EPO e si astengano dal suo utilizzo per preservare la loro salute e l’integrità dello sport.

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